COME REALIZZARE UN VIDEO DI PRODOTTO CON RIPRESE DAL VIVO
Scopriamo come l’agenzia di comunicazione Invicto realizza un video di prodotto e analizziamo le fasi realizzative di questo efficace strumento comunicativo per le aziende.
La comunicazione e la creatività
Stabiliti i contenuti, si procede con la forma del video; prima, però, è doverosa una riflessione. C’è oggi un proliferare impressionante di contenuti video: un tempo erano appannaggio di poche aziende “che potevano permetterselo”, mentre oggi sono alla portata di tutti, spesso auto-prodotti con il telefonino o con videocamere molto economiche.
Prima di premere Rec, bisogna porsi una domanda: a cosa mi serve un video di prodotto?
La risposta è sempre e da sempre la stessa: mostrare il mio prodotto nella miglior forma possibile ai miei clienti o potenziali tali, in modo tale che possano apprezzarlo, capirlo e comprarlo.
Se ho un bar e devo promuovere brioche e cappuccino, una strategia vincente sarà quella di riprendere e postare frettolosamente sui social con il telefonino una ragazza che fa colazione: costi bassissimi, testimonial gratis, diffusione rapida e (forse) tanti like.
Se, invece, il mio prodotto è costituito da un costoso macchinario industriale, una struttura architettonica o un impianto di produzione, non posso affidarmi ad attrezzatura scadente che produce riprese mosse e immagini brutte e sfocate. Non basta nemmeno, però, alzare il tiro facendo intervenire operatori di ripresa professionali per ottenere belle immagini o voli di drone. Senza un quid creativo si realizza comunque un video totalmente privo di tema o, peggio, di filo logico.
Ecco perché Invicto è, prima di tutto, un’agenzia di comunicazione: cervelli pensanti che, ancor prima di fare una ripresa, costruiscono un messaggio.
Per realizzare un video che funzioni e che porti risultati serve costruire una struttura narrativa che non annoi lo spettatore e che sia, al tempo stesso, in grado di suscitare il suo interesse. Conoscere il marketing e avere creatività restano capisaldi fondamentali per la realizzazione di qualsiasi prodotto comunicativo.
Lo storyboard
La realizzazione dello storyboard rappresenta una fase fondamentale della costruzione del video di prodotto. Questo strumento definisce i vari blocchi che comporranno il prodotto audiovisivo e ha un duplice scopo:
- Stabilisce la traccia per definire tutti i contenuti necessari
- Funge da linea guida per la fase di produzione del video
È una traccia in quanto serve ad organizzare le idee e quanto emerso dal brief con il cliente, e risulta utile anche per stabilire durata indicativa e stile del video. Grazie allo storyboard si comprendono eventuali necessità di ricorrere a voce fuori campo, grafica animata, 3D; si identificano le location e le eventuali comparse che dovranno popolare il video.
È linea guida in quanto, una volta finalizzato, verrà utilizzato per reperire o produrre i contenuti e stilare un piano riprese.
Spesso si immagina lo storyboard come una sequenza di vignette che definisce scene e inquadrature. Ciò è vero per produzioni come film o spot commerciali, ma nel video di prodotto il documento assume, spesso, una forma più tecnica: si tende ad essere più descrittivi, identificando e numerando le singole sequenze, sottolineando i testi, le grafiche, le location e il minutaggio stimato.
Per strutturare uno storyboard si deve tener conto anche dei principali canali di diffusione e promozione del video: comprendere a monte se sarà trasmesso in TV o sui social, durante una conferenza o in fiera, o semplicemente mostrato dai commerciali sui propri tablet, può fare la differenza.
Per realizzare un video che funzioni e che porti risultati serve costruire una struttura narrativa che non annoi lo spettatore e che sia, al tempo stesso, in grado di suscitare il suo interesse. Conoscere il marketing e avere creatività restano capisaldi fondamentali per la realizzazione di qualsiasi prodotto comunicativo.
I testi
In questa fase si cominciano a delineare anche quali sono i testi presenti nel video. In base alla tipologia di video e allo stile, essi potranno apparire come slogan sovraimpressi graficamente, oppure potranno essere discorsivi e narrati fuori campo o, se presenti, letti dai protagonisti intervistati.
La redazione dei testi deve necessariamente andare di pari passo con lo storyboard, in quanto serviranno a capire, in fase di produzione, quali sono i contenuti di supporto che dovranno essere visualizzati in relazione a quanto il testo descrive.
La pre-produzione, quindi, termina con la presentazione al cliente di uno storyboard comprensivo di testi, piano riprese e di tutte le indicazioni necessarie per passare alla fase successiva. Questo step è passibile di diversi aggiustamenti, attraverso confronto progressivo con il cliente sia sul fronte delle sequenze descritte, sia per i testi.
Saper descrivere adeguatamente il video, al fine di far capire al cliente come sarà composto, è una fase fondamentale e decisiva in quanto blinda con estrema chiarezza quali saranno tutte le fasi successive.
Se lo storyboard è ben fatto non ci saranno soprese!
Per realizzare un video che funzioni e che porti risultati serve costruire una struttura narrativa che non annoi lo spettatore e che sia, al tempo stesso, in grado di suscitare il suo interesse. Conoscere il marketing e avere creatività restano capisaldi fondamentali per la realizzazione di qualsiasi prodotto comunicativo.
PRODUZIONE
Sopralluoghi tecnici e pre-shooting location
Può capitare di conoscere molto bene il cliente, i suoi prodotti e il suo impianto produttivo, ma un sopralluogo tecnico è sempre consigliato in quanto agevola di molto le fasi successive.
In questo frangente si focalizzano meglio anche il prodotto e la contestualizzazione del medesimo in ambiente chiuso o aperto. Si valuta quali sono le attrezzature necessarie, se c’è bisogno di luci, carrelli, steadycam, droni, microfoni e tutto il necessario per effettuare le riprese migliori in relazione a quanto disciplinato.
Le riprese
Come facilmente intuibile, le riprese rappresentano il cuore della fase di produzione: in base a quanto disciplinato nello storyboard, possono durare poche ore o più giorni e possono coinvolgere diverse professionalità.
Per il video di prodotto, la figura del regista è sostituita dal direttore di produzione: colui che ha in mente, con chiarezza, cosa si deve fare e chi lo deve fare, ovvero la troupe. In base alla complessità del video, infatti, il direttore di produzione sarà affiancato da uno o più operatori di ripresa da terra o dronisti, dal responsabile di produzione, dal fonico e, in base ai contenuti, da altre figure quali direttore della fotografia, supervisore visual effects, eccetera.
Tra i vantaggi di rivolgersi a un’agenzia ben strutturata come Invicto c’è quello di affidarsi a una troupe composta da tutte le figure principali necessarie in questa delicata fase: una squadra affiatata con idee condivise e in grado di capirsi con uno sguardo. Ulteriore asset di Invicto è l’attrezzatura: tecnologia sempre al passo con i tempi e adeguata alle diverse tipologie di riprese da effettuare.
Il progressivo check delle scene girate in base al piano riprese presente nello storyboard, consente di raccogliere tutto il materiale necessario alle fasi successive. L’obiettivo è quello di girare il giusto, evitando di effettuare riprese inutili o duplicare le inquadrature e sovraccaricare di lavoro chi si occuperà di montaggio e post-produzione, generando diseconomie e perdita di tempo.
Questa fase, quindi, termina con un veloce controllo di quanto girato, utile a cogliere imperfezioni, problemi d’audio o su file salvati, per integrare eventualmente il lavoro con riprese aggiuntive.
La voce fuori campo
Durante la produzione, quando lo storyboard lo prevede, si dà mandato ad aziende specializzate di selezionare tra speaker professionisti la voce più adatta a leggere il testo del video.
Il mercato delle voci è molto evoluto: la qualità è eccelsa in tutte le principali lingue ed è possibile scegliere, tra più professionisti su una stessa lingua, con voci maschili o femminili, timbri, cadenze e intonazioni preferiti.
Recentemente, per produzioni più semplici, si può accedere anche all’universo AI che consente un’evoluzione del concetto di speech, fornendo strumenti impressionanti specie in relazione alla traduzione. Con pochi passaggi e a costi molto accessibili, è possibile trasformare, ad esempio, la ripresa di un soggetto che parla in italiano nella ripresa dello stesso soggetto che parla in inglese, conservando il tono di voce e modificando ad arte il movimento della bocca per ottenere il perfetto sync labbiale!
La grafica e il 3D
Durante la produzione, grafici, animatori e 3D technical artists “affilano i coltelli” per essere pronti alla fase successiva. Spesso, infatti, nei video di prodotto, oltre alle immagini riprese dal vivo serve molta grafica (animata e non) per spiegare al meglio le varie features dell’oggetto ripreso.
Nelle produzioni più evolute, queste figure professionali presenziano alla fase di ripresa per dare il loro contributo al prodotto finito: sono loro, infatti, che definiscono anche quale sarà lo stile grafico del video di prodotto, creando elementi visuali adeguati al contesto e propedeutici alla narrazione.
POST-PRODUZIONE
La post-produzione è l’ultima delle tre fasi per produrre un ottimo video di prodotto. Tutto il materiale raccolto viene organizzato nelle cartelle di lavoro: essere ordinati è fondamentale in un flusso di attività complesso. In questo frangente si avviano le ottimizzazioni e si cominciano a caricare i media sulla time-line per il montaggio.
Il montaggio
Oggi, grazie ai social e alle app per smartphone, si ha più familiarità con questo termine. Quando ha mosso i primi passi, oltre 25 anni fa, il reparto audiovisivo di Invicto utilizzava ancora i sistemi di montaggio analogici: apparecchiature costosissime, piene di pulsanti e manopole, retaggio di pochi eletti che lavoravano in stanze buie e piene di schermi a tubo catodico.
Lo scenario oggi è cambiato ma la costante è che per realizzare il montaggio di buon video occorrono competenza, software e stazioni di editing professionali. Se pensate di montare il vostro video di prodotto con il telefonino, Invicto non è il giusto partner per voi!
Invicto, attivo nel settore degli audiovisivi dai tardi anni ’90, possiede grande competenza, i migliori software e adeguata stazioni di editing; in pratica: siamo bravi, veloci, competitivi e professionisti!
La fase di montaggio comincia solitamente con un pre-cut delle scene girate, che viene “time-codato” e inviato al cliente per condividere il girato e scegliere con lui le scene migliori.
Alla fase di pre-cut, segue il montaggio vero e proprio.
I prodotti di Invicto – di durata tendenzialmente inferiori ai 3 minuti – non si limitano a una semplice sequenza di riprese ma sono montati direttamente grazie a un software molto evoluto che si chiama Adobe After Effects. Questi consente di gestire agilmente la time-line, costruendo progressivamente le varie scene e inserendo messaggi ed elementi in motion-graphics.
In questa fase è fondamentale disporre dell’eventuale voce fuori campo definitiva, al fine di sincronizzare al meglio messaggio e video.
In base allo storyboard e allo stile comunicativo – il cosiddetto tone of voice – in questo frangente si seleziona anche la base musicale che accompagnerà il video di prodotto e che servirà a scandire al meglio i vari passaggi. Il team di Invicto si occupa spesso anche del re-cut del brano musicale, al fine di allungare e accorciare le varie battute per ottenere il risultato ottimale per ogni scena; contemporaneamente, vengono identificati anche i sound fx utili a dare enfasi ai passaggi principali.
Raggiunto un risultato sufficientemente definito, viene inviato al cliente un pre-montato utile per visionare e discutere insieme l’anteprima. Seguono diverse fasi di presa visione, necessarie a finalizzare quello che sarà il video definitivo.
Il finish
L’ultima fase della post-produzione è il finish: si renderizza il video al massimo della qualità, si effettua un ultimo controllo sui livelli audio, si procede con il double-check dell’intera sequenza e si creano i sotto-formati adeguati ai vari media sui quali il video verrà diffuso.
Guarda alcuni video post-prodotti
DIFFUSIONE
Dalla tv ai social
In passato gli unici canali sui quali un video poteva essere diffuso erano la televisione e il cinema; esistevano quindi gli spot e i film.
Oggi la diffusione rappresenta una quarta fase del processo di creazione di un video e, ancora più spesso, consta in una variabile di cui tener conto sin dalle fasi di pre-produzione. I canali di diffusione del video si sono moltiplicati a dismisura: c’è il sito internet dell’azienda e ci sono gli innumerevoli canali social; ci sono le convention e le presentazioni off-line, le fiere, le newsletter e le chat WhatsApp divenute un veicolo molto spesso virale.
Se la quantità offre un grandissimo vantaggio, la qualità non va mai sottovalutata. Ci capita spesso di vedere circolare sui social media video di prodotto che durano 5-7 minuti, girato in formato cinematografico 16:9. Un format da cortometraggio che appaga l’ego del cliente ma non ne fa gli interessi.
Gli algoritmi social, infatti, seguono metriche sempre più votate al formato verticale e prediligono contenuti brevissimi in grado di catturare immediatamente l’attenzione. Il corto in questione, quindi, dopo pochi secondi sarà stato già “scrollato” e lo spettatore non avrà visto nemmeno il logo dell’azienda che lo avrà pagato migliaia di euro.
A chi obietta che Coca Cola produce spot lunghissimi ottenendo milioni di views, bisogna rispondere che non tutti i brand hanno la forza dello storytelling di Coca Cola e che c’è ben poco da enfatizzare se si producono linee industriali composte solo da metri cubi di ferraglia e cavi elettrici. E, soprattutto, non tutti possono permettersi di comprare uno spazio pubblicitario durante l’half-time show del Superbowl!
Questo breve esempio serve a spiegare che, per raggiungere obiettivi commisurati, il prodotto audiovisivo deve essere accuratamente ottimizzato per i canali di diffusione selezionati a monte.
È per questo motivo che nelle offerte di Invicto definiamo sempre dei re-cut specifici per canale. Fermo restando che già in preproduzione siano stati stabiliti i canali di diffusione, tendiamo a realizzare già in fase di progettazione un prodotto completo e “adeguarlo” successivamente ai diversi canali. Ad esempio, da un video di 3 minuti estraiamo 5 capitoli (5 argomenti di 30 secondi l’uno), oppure rimontiamo le sequenze (anche con base musicale diversa) per avere un prodotto più commercial.
Se vuoi scoprire anche tu come realizzare un video professionale del tuo prodotto, scrivici per metterti in contatto con i nostri specialisti.
INVICTO S.R.L.
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